Narciso E Boccadoro Audiolibri Gratis
5/28/2019
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- Hermann Hesse: Narciso e Boccadoro Appunto inviato da uggezz Voto 0 Scheda di lettura con riassunto sintetico, tempo e ambienti, analisi dei protagonisti, notizie autore, commento personale.
Narciso E Boccadoro
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Narciso E Boccadoro Audiolibro Gratis
Narciso e Boccadoro
Narciso e Boccadoro l'avevo già letto anni fa spinta da una mia giovane amica che ne era entusiasta, mi era piaciuto, ma subito l'avevo scordato. Questa volta è stato diverso, il libro mi è rimasto impresso ed anche ora, dopo diversi giorni che l'ho finito, non faccio che ripensarci. Qualche volta la vecchiaia aiuta.
Mi è piaciuto il personaggio di Boccadoro, il suo amore per la libertà, il viaggio che intraprende verso le più lontane e rischiose contrade alla ricerca della sua identità, il suo correre per le strade del mondo per trasformarsi, crescere.
L'incontro con la zingara bruna e la prima esperienza d'amore, come le altre storie amorose che seguono, sono descritte con grande delicatezza.
Ma anche gli amori sono effimeri: voluttà, amore, morte.
Di fronte ad una immagine della Madonna questo vagabondo inquieto, che è affascinato da chi non ha radici, scopre l'arte, l'arte che dimora nell'animo di ogni artista, e sente la necessità di fissare artisticamente la sua esperienza vissuta. Per amore dell'arte dovrà porre un punto fermo alla sua fame di vivere, dovrà darsi una disciplina.
La Germania medioevale coperta di foreste ci è raccontata nella prima parte del viaggio di Boccadoro con occhi da artista, i gialli e i verdi si frammischiano come nei quadri di Hesse. Più che penna e carta sembra che abbia usato il pennello e la tavolozza di pittore.
Nella seconda i colori si smorzano e tutta l'atmosfera intorno si fa angosciosa. La descrizione della pestilenza, dei morti e dei moribondi, mi ha fatto pensare ai dannati di un girone dell'inferno dantesco. Troviamo infine la descrizione del pogrom, descrizione che farà perdere a Hesse l'appoggio del potente ministro Joseph Goebbels, l'unico tra i leader politici e ideologici del regime hitleriano che ammirasse la sua opera.
Ho sentito meno il personaggio di Narciso, uomo dello spirito e della chiesa, pieno di sicurezza e di coraggio, virile, cavalleresco, dal volto plasmato dallo spirito e dalla volontà.
Dopo l'avventura con l'amante del conte Boccadoro ritrova Narciso e il cerchio si chiude.
Ecco come parla dei protagonisti del suo libro lo stesso Hesse
Tutti e due, Boccadoro ed io, siamo il contrario di uomini esemplari, infatti tutti e due siamo soltanto due metà. Boccadoro è un tutto completo soltanto insieme a Narciso ( o meglio nella sua relazione con Narciso) Allo stesso modo io, l'artista Hesse, ho bisogno di essere completato da un Hesse che veneri lo spirito, il pensiero, la disciplina e persino la morale, ( da Briefe II, p. 275)
L'amore per la pace e la libertà saranno il pensiero dominante di tutta la sua vita. Durante la prima guerra mondiale farà parte, assieme all'amico viennese Stefan Zweig, del gruppo di letterati, il cui leader morale era Romain Rolland, che si opponevano alla guerra.
Non fu legato a nessun partito e fu contrario ad ogni regime nemico della libertà. Considerò fascismo e comunismo ' fratelli nemici' .
Ecco cosa scrive in proposito:
'Meglio essere assassinati dai fascisti, che essere fascisti,
Meglio essere assassinati dai comunisti, che essere comunisti
Il Nobel assegnatogli nel 1946 e l'enorme successo che gli tributarono i giovani del Sessantotto hanno fatto dimenticare le critiche che ebbe a subire nei primi anni dai suoi connazionali che lo accusavano di essere un discreto elaboratore di testi confezionati con il pensiero altrui, peraltro, con le stese modalità.
E del resto poco importa da dove giungono le sue idee, se da Seneca, dal romanticismo tedesco o dalle filosofie e dalla religioni orientali, Hesse le ha fatte sue e questo basta.
Gradini (Hermann Hesse)
Come ogni fior languisce e
giovinezza cede a vecchiaia,
anche la vita in tutti i gradi suoi fiorisce,
insieme ad ogni senno e virtù, né può durare eterna.
Quando la vita chiama, il cuore
sia pronto a partire ed a ricominciare,
per offrirsi sereno e valoroso ad altri, nuovi vincoli e legami.
Ogni inizio contiene una magia
che ci protegge e a vivere ci aiuta.
Dobbiamo attraversare spazi e spazi,
senza fermare in alcun d'essi il piede,
lo spirto universal non vuol legarci,
ma su di grado in grado sollevarci.
Appena ci avvezziamo ad una sede
rischiamo d'infiacchire nell'ignavia:
sol chi e' disposto a muoversi e partire
vince la consuetudine inceppante.
Forse il momento stesso della morte
ci farà andare incontro a nuovi spazi:
della vita il richiamo non ha fine....
Su, cuore mio, congedati e guarisci...
Narciso e Boccadoro l'avevo già letto anni fa spinta da una mia giovane amica che ne era entusiasta, mi era piaciuto, ma subito l'avevo scordato. Questa volta è stato diverso, il libro mi è rimasto impresso ed anche ora, dopo diversi giorni che l'ho finito, non faccio che ripensarci. Qualche volta la vecchiaia aiuta.
Mi è piaciuto il personaggio di Boccadoro, il suo amore per la libertà, il viaggio che intraprende verso le più lontane e rischiose contrade alla ricerca della sua identità, il suo correre per le strade del mondo per trasformarsi, crescere.
L'incontro con la zingara bruna e la prima esperienza d'amore, come le altre storie amorose che seguono, sono descritte con grande delicatezza.
Ma anche gli amori sono effimeri: voluttà, amore, morte.
Di fronte ad una immagine della Madonna questo vagabondo inquieto, che è affascinato da chi non ha radici, scopre l'arte, l'arte che dimora nell'animo di ogni artista, e sente la necessità di fissare artisticamente la sua esperienza vissuta. Per amore dell'arte dovrà porre un punto fermo alla sua fame di vivere, dovrà darsi una disciplina.
La Germania medioevale coperta di foreste ci è raccontata nella prima parte del viaggio di Boccadoro con occhi da artista, i gialli e i verdi si frammischiano come nei quadri di Hesse. Più che penna e carta sembra che abbia usato il pennello e la tavolozza di pittore.
Nella seconda i colori si smorzano e tutta l'atmosfera intorno si fa angosciosa. La descrizione della pestilenza, dei morti e dei moribondi, mi ha fatto pensare ai dannati di un girone dell'inferno dantesco. Troviamo infine la descrizione del pogrom, descrizione che farà perdere a Hesse l'appoggio del potente ministro Joseph Goebbels, l'unico tra i leader politici e ideologici del regime hitleriano che ammirasse la sua opera.
Ho sentito meno il personaggio di Narciso, uomo dello spirito e della chiesa, pieno di sicurezza e di coraggio, virile, cavalleresco, dal volto plasmato dallo spirito e dalla volontà.
Dopo l'avventura con l'amante del conte Boccadoro ritrova Narciso e il cerchio si chiude.
Ecco come parla dei protagonisti del suo libro lo stesso Hesse
Tutti e due, Boccadoro ed io, siamo il contrario di uomini esemplari, infatti tutti e due siamo soltanto due metà. Boccadoro è un tutto completo soltanto insieme a Narciso ( o meglio nella sua relazione con Narciso) Allo stesso modo io, l'artista Hesse, ho bisogno di essere completato da un Hesse che veneri lo spirito, il pensiero, la disciplina e persino la morale, ( da Briefe II, p. 275)
L'amore per la pace e la libertà saranno il pensiero dominante di tutta la sua vita. Durante la prima guerra mondiale farà parte, assieme all'amico viennese Stefan Zweig, del gruppo di letterati, il cui leader morale era Romain Rolland, che si opponevano alla guerra.
Non fu legato a nessun partito e fu contrario ad ogni regime nemico della libertà. Considerò fascismo e comunismo ' fratelli nemici' .
Ecco cosa scrive in proposito:
'Meglio essere assassinati dai fascisti, che essere fascisti,
Meglio essere assassinati dai comunisti, che essere comunisti
Il Nobel assegnatogli nel 1946 e l'enorme successo che gli tributarono i giovani del Sessantotto hanno fatto dimenticare le critiche che ebbe a subire nei primi anni dai suoi connazionali che lo accusavano di essere un discreto elaboratore di testi confezionati con il pensiero altrui, peraltro, con le stese modalità.
E del resto poco importa da dove giungono le sue idee, se da Seneca, dal romanticismo tedesco o dalle filosofie e dalla religioni orientali, Hesse le ha fatte sue e questo basta.
Gradini (Hermann Hesse)
Come ogni fior languisce e
giovinezza cede a vecchiaia,
anche la vita in tutti i gradi suoi fiorisce,
insieme ad ogni senno e virtù, né può durare eterna.
Quando la vita chiama, il cuore
sia pronto a partire ed a ricominciare,
per offrirsi sereno e valoroso ad altri, nuovi vincoli e legami.
Ogni inizio contiene una magia
che ci protegge e a vivere ci aiuta.
Dobbiamo attraversare spazi e spazi,
senza fermare in alcun d'essi il piede,
lo spirto universal non vuol legarci,
ma su di grado in grado sollevarci.
Appena ci avvezziamo ad una sede
rischiamo d'infiacchire nell'ignavia:
sol chi e' disposto a muoversi e partire
vince la consuetudine inceppante.
Forse il momento stesso della morte
ci farà andare incontro a nuovi spazi:
della vita il richiamo non ha fine....
Su, cuore mio, congedati e guarisci...